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Una galleria segna il confine netto tra lo stress della pianura industriale e commerciale e il rilassante silenzio interrotto dallo scrosciare schiumoso del torrente.

Montereale è la porta che si apre sulla Valcellina, una gola tortuosa tra rocce tormentate dalla secolare erosione delle gelide acque.

Forse da nessuna parte come in Valcellina è possibile leggere, in ogni angolo, la storia scritta dal tempo e dagli uomini.

Percorrendo la strada turistica tra gallerie e protetti strapiombi si arriva al bivio per Andreis, un punto suggestivo dove le acque dei torrenti Alba e Molassa si scontrano con quelle del Cellina. I gorghi tumultuosi hanno eroso nei secoli la roccia formando "marmitte dei giganti", un fenomeno esaltante di erosione.

Al ponte del Molassa, la strada che risale l'orrido omonimo conduce ad Andreis.

Muri di sassi, ballatoi di legno scuro, scale esterne sono le caratteristiche inconfondibili dell'architettura della tipica casa "andreana".

Proseguendo invece lungo la statale, sempre più intagliata tra strapiombanti pareti rocciose, all'uscita dell'ultima galleria si spalanca all'improvviso l'orizzonte sulla dolce vallata di Barcis.

Da Barcis è possibile un'altra deviazione turistica: salire al Piancavallo, polo sciistico di fama internazionale.

Il centro abitato di Barcis è tutto raccolto lungo una pulita trama urbanistica a terrazzo sul lago.

A due passi dal lago c'è il Prescudin, un bosco "modello" protetto e custodito dalla Forestale. Si può accedere soltanto a piedi per immergersi nell'ambiente tipico e incontaminato delle Prealpi. Risalendo il torrente Cellina, invece, la statale torna a farsi tortuosa, conducendo ai due centri di Claut e Cimolais.

A Claut, adagiata a terrazzo sulla verde conca alla confluenza dei torrenti Cellina e Settimana, fa da cornice un imponente scenario di montagne dolomitiche.

La storia scritta del Comune risale almeno al periodo longobardo.

L'altro centro, Cimolais, è stato individuato come il fulcro naturale del Parco delle Dolomiti Friulane.

A 13 km percorribili in auto si trova il Rifugio Pordenone (1.249 metri) base naturale per raggiungere in due ore di cammino (2.173 metri) il Campanile di Val Montanaia. "La pietrificazione dell'urlo di un dannato" è la descrizione clamorosa del "monte più illogico", una cuspide che si slancia nell'aria per più di 200 metri. Da Cimolais la statale sale rapidamente, tra boschi, attraverso il passo di Sant'Osvaldo (828 metri).

Si raggiungono Erto e Casso.

Erto è di origine antica. Lo testimoniano i reperti di età romana rinvenuti nella zona.

Casso è più recente. La sua presenza è attestata da documenti del XIV secolo.

Un sentiero segnato porta al rifugio Maniago (1.730 metri).

Inoltre nei pressi della diga del Vajont esiste una palestra naturale di roccia, meta di numerosi arrampicatori.

Lungo il malinconico itinerario della valle del Vajont, la strada scende fino a raggiungere la "nuova" Longarone.

L'incontaminata e selvaggia Alta Valcellina, protetta dalle ardite cime, custodisce gelosamente un patrimonio floro - faunistico, oltre che paesaggistico, di grande interesse.

 

Da vedere:

 

Andreis

Centro recupero dell'Avifauna ferita, Centro Visite Parco Naturale Dolomiti Friulane, Fontana di Bosplans, Museo dell'Arte e della Civiltà Contadina, Chiesa parrocchiale Santa Maria delle Grazie, Chiesa di San Daniele, Casa Andreana, Palestra di Roccia a Bosplans.

Cimolais

Sede Parco Naturale Dolomiti Friulane, Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore, Chiesa delle "Crosite", di San Floriano, di San Bellino, di Sant'Osvaldo, Sentiero che conduce alla Chiesetta Alpina, Val Cimoliana, Piste ciclabili, Palestra di Roccia del Compol.

Claut

Museo della Casa Clautana, Centro Visite del Parco Naturale Dolomiti Friulane, Escursione Casera Casavento "Orma del dinosauro", Pista ciclabile.

Erto e Casso

Centro Visite del Parco Naturale Dolomiti Friulane, Diga del Vajont, Sentiero del Carbone, Libri di San Daniele, Palestra di Roccia della diga del Vajont. 

 

 

Feste e tradizioni 

 

Il carnet delle feste tradizionali, soprattutto estive, è ricchissimo. Fra tutte spiccano Paesi Aperti (cibi tipici per i turisti, ospiti delle famiglie di Andreis e Poffabro) nella prima domenica di settembre; Rappresentazione della Passione di Gesù (Erto) nella serata del Venerdì Santo.

Il periodo più ricco di feste tradizionali è l'estate, con una miriade di celebrazioni.

 

 

Arte e cultura

 

L'arte più elaborata e rappresentativa si è espressa, nel tempo, attraverso la pittura e la scultura nei luoghi di culto e con l'architettura spontanea delle abitazioni civili.

Le abitazioni tradizionali sono spesso autentici gioielli, nei quali sono frequenti gli archi, i capitelli, le colonne, i pilastri, le logge, i cortili impreziositi dai fiori. Ognuna di esse è espressione del modo di vivere di una civiltà contadina che ha lasciato ampio segno di sè. Si evidenziano per stile e originalità i modelli di Erto, Casso, Claut, Andreis, Barcis, Poffabro.

 

 

L'artigianato

 

Nelle nostre vallate l'artigianato è una delle attività economiche più diffuse. Spesso è organizzato in laboratori moderni, persino tecnologicamente all'avanguardia. Nella maggior parte dei casi consiste ancora in piccole attività individuali.

 

 

Agriturismo

 

Agriturismo e trekking a cavallo sono attività presenti nel territorio. Molte sono le tappe gastronomiche allìinsegna dei prodotti tipici locali. Molto frequentati sono:

-il giro delle malghe

-la marcia dalla Val Cimoliana, alle Dolomiti orientali, al Campanile di Val Montanaia

-il giro del lago di Barcis, tra sentieri, forre e grotte della vecchia diga, riferimenti agrituristici (Malga Valli e Agriturismo Pentina)

L'itinerario più interessante è nel Parco delle Dolomiti Friulane dove sono state ripristinate e ristrutturate cinque casere nelle Valli Settimana, Cimoliana e Gere.

Una delle mete preferite è Andreis per la visita dell'area avifaunistica del Parco.

 

Cucina

 

Le ricette e povere della tradizione custodiscono un patrimonio gastronomico in via di rivalutazione. I piatti tipici locali sono:

- pestith: rape macerate in acqua bollente e fermentate

- frico: composto di formaggio tenero, patate e uovo cucinati quanto basta ad ottenere un amalgama appetitosa

- petut: un dolce simile alla pinza

- salame cotto nell'aceto

- selvaggina in salmì

- orzo e fagioli

- petuccia: insaccato di carne di pecora e manzo aromatizzato con finocchio selvatico e affumicato con legno di ginepro

 

 

Sport

 

Su tutto il territorio è possibile praticare discipline sportive e i paesi sono ricchi di impianti per molte specialità. Gli sport più praticati nella valle sono:

- motonautica

- equitazione

- pallacanestro 

- pallavolo

- pesca

- free climbing

- tiro con l'arco

- surf e vela

- trekking

- tiro al volo

- canoa e kajak

- golf

- parapendio

- mountain bike

- calico

- deltaplano

- ciclismo

- tennis

- pattinaggio

- hockey su ghiaccio

- curling

 



Per saperne di più

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