A Barcis, nella frazione Vallata, alle pendici del bosco Montelonga, nasce il 25 marzo 1875 Giuseppe Malattia, primogenito di una famiglia di umili lavoratori di montagna. Egli trascorre l'infanzia aiutando i genitori nel lavoro agricolo e manifestando sin da bambino amore per il sapere; amore testimoniato dalla costruzione del suo primo libro, ottenuto con pagine sparse raccolte lungo il sentiero che egli percorreva per recarsi a scuola e tenute insieme da un filo di ferro: un vero cimelio!
A dodici anni lascia il paese natio per seguire uno zio venditore ambulante e si trasferisce a Torino. Il soggiorno torinese protrattosi fino al 1906 sarà fondamentale per la formazione culturale del giovane Malattia. Autodidatta dalla ferrea volontà, egli riesce ad imparare da solo il greco, il latino, l'inglese, il tedesco per poter così studiare le opere dei grandi letterati nelle lingue originali. Negli ultimi anni dell'Ottocento Giuseppe Malattia inizia a dedicarsi alla poesia. Nel 1904 pubblica presso la casa editrice Streglio di Torino il volumetto "Edelweiss": «poesie pensate e scritte nei ritagli di tempo che mi lasciano le occupazioni cotidiane» com'egli le definiva.
Si inserisce in questo periodo un momento udinese che lo vede fondatore della Libreria Dante e ideatore del giornaletto "Il Gutemberg" ad essa collegato, che esce per qualche anno (1907-1909). Nel 1923 pubblica, presso la Tipografica di Maniago, il volume in friulano "Villotte Friulane Moderne" e a seguire nel 1924 "I Canti della Valcellina". La sua attività letteraria comprende anche diversi scritti narrativi e di carattere erudito.
Si spense a Venezia il 7 dicembre 1948.
Per onorare la sua figura di poeta, sensibile cantore, cultore e studioso dei valori tradizionali, delle memorie e della storia della sua terra, nel 1988 è stato istituito il Premio letterario "Giuseppe Malattia della Vallata", per opere inedite e mai premiate in altri concorsi, che dal 1991 è stato aperto anche alle etnie e alle lingue minoritarie dell'area italiana (albanese, catalano, grecanico, tedesco, occitanico, croato, franco-provenzale, friulano, ladino, sardo e sloveno).
Guardando alla figura di "Autodidatta d'eccezione" e alla sua opera, il premio intende svolgere una funzione di riavvicinamento ai valori della cultura popolare, promuovendo sia la conservazione e la valorizzazione dei motivi culturali-ambientali della Valcellina, che il confronto fra culture diverse.
Pubblicazioni a tema
Pubblicazioni: chiedere in biblioteca le opere di Giuseppe Malattia della Vallata (1875 - 1948): Edelweiss, Canti della Valcellina, Villotte Friulane Moderne.
Vittorio Sgarbi, Cuore Antico e sensibilità moderne; Bellezza memoria civiltà delle piccole cose, Premio "Bruno Cavallini"; Per un amico Antonio Piromalli, Quaderni della Vallata 1, 2, 3, 4. Comune di Barcis.
Tommaso Scappaticci, Ricordo di Antonio Piromalli, Quaderni della vallata - 5 Comune di Barcis
Rienzo Pellegrini, Un picel mac, Poesia e prose friulane disperse di Giuseppe Malattia della Vallata, Comune di Barcis, 1997.
Giuseppe Malattia della Vallata Villotte Friulane Moderne (amorose, sociali, storiche, filosofiche e letterarie), con uno studio di Dante in Friuli, e probabilmente, in Valcellina, ristampa dell'edizione del 1923, Maniago La Tipografica, Comune di Barcis.
Emilia Mirmina Giuseppe Malattia della Vallata. Saggio critico e antologia, ristampa dell'edizione realizzata a cura del Comune di Barcis nel 1988. Comune di Barcis.
Roberto Malattia, Giuseppe Malattia della Vallata, Comune di Barcis
Premio letterario Giuseppe Malattia della Vallata 1988 - 2003, Comune di Barcis
Sale per l'ampia valle e si diffonde, Premio letterario nazionale Giuseppe Malattia della Vallata 2004 - 2005, I Quaderni del Menocchio Tra storia e narrazione
E lo ridice ancora via pel ridente corso, Premio letterario nazionale Giuseppe Malattia della Vallata 2006 - 2007,
I Quaderni del Menocchio Tra storia e narrazione